
Oggi 4 ottobre si festeggia San Francesco che tutti sanno essere il protettore dei nostri cari animali. |
San Francesco d’Assisi, nato Francesco Giovanni di Pietro Bernardone (Assisi, 26 settembre 1182 – Assisi, 3 ottobre 1226), è stato un diacono ed un religioso italiano. |
Fondatore dell’ordine mendicante che da lui poi prese il nome, è venerato come santo dalla Chiesa cattolica. |
È stato proclamato, insieme con Santa Caterina da Siena, patrono principale d’Italia il 18 giugno 1939 da papa Pio XII. |
“Povertà”, “obbedienza” e “castità” sono aspetti fondamentali della vita di Francesco e dei suoi discepoli. |
L’umiltà e l’ascetismo al quale si accompagnò l’opera del santo gli valse il nome di Imitator Christi (“Imitatore di Cristo”): da qui inizia l’esperienza della “fraternità”, nella quale ciascun membro è dunque un imitator Francisci (“Imitatore di Francesco”), e dunque un imitator Christi. |
Secondo la regola dettata da Francesco la vita in comunità deve conformarsi a dei principi: fraternità, umiltà e povertà. |
In molte città oggi, tra cui la chiesa di S. Francesco a Brescia, durante la messa delle ore 16.00, verranno benedetti tutti gli animali che i fedeli porteranno con loro, in questo modo anche i nostri amici potranno attraversare il sagrato della chiesa. |
San Francesco si racconta che abbia avuto un rapporto di simpatia e complicità con gli animali tanto da arrivare a pregare e giocare con gli uccelli, i quali dovevano ascoltare, almeno loro, la parola di Dio. |
Anche gli animali possono soffrire, ma possono anche essere capaci di vincere le sofferenze nella rassegnazione e persino nella gioia: «possono persino essere di esempio all’uomo di come si vinca il dolore e la sofferenza, di come si accetti la vita e la morte nelle cose belle e nelle cose brutte». |
Per essi Francesco nutriva un amore tenero e un rispetto straordinario «perché in loro sentiva, più ancora che nella realtà materiale dell’universo, l’azione creatrice, ad un tempo, di bellezza e di potenza di Dio». |
Dunque cerchiamo di seguire le idee del “poverello di Assisi” e di amare sempre di più gli animali. |